domenica 11 settembre 2016

in memoria di suor Lavinia Mantovani



Oggi, 6 settembre 2016 alle 0.40,  nella comunità di Albano Laziale (RM) — casa madre,  è tornata alla casa del Padre la nostra sorella  LAVINIA SR ERMENEGILDA MANTOVANI  di 84 anni di età e 60 anni di vita religiosa  Oggi, all'inizio di un nuovo giorno, mentre la liturgia quotidiana della Parola ci ricorda la  chiamata degli Apostoli, anche la nostra sorella Lavinia, viene chiamata da Gesù buon Pastore, non  per una nuova missione, ma per entrare definitivamente nella vita eterna, dopo un'esistenza spesa  nel dono di sé e nell'amore alla sua vocazione di Pastorella.
Lavinia nasce il 5 luglio 1932 a Bonavigo (VR) e viene battezzata il 17 luglio. Secondogenita  di quattro figli, cresce in una laboriosa famiglia veneta dove impara ad amare la vita e a custodire  la fede cristiana come dono prezioso da lasciar trasparire nella quotidianità. La giovane Lavinia  frequenta la comunità parrocchiale e, ormai ventenne, prende la decisione di donare tutta la sua  vita al Signore, entrando in Congregazione l'11 febbraio 1953 ad Albano Laziale presso la Stella. Il 2  settembre 1955 ad Albano - casa madre entra in noviziato e il 3 settembre 1956 emette la sua  prima professione prendendo il nome di sr Ermenegilda.
Viene subito mandata a Conche di Codevigo (PD), dove rimane fino al 1960 come  insegnante di scuola materna, dedicandosi anche alla catechesi dei bambini e alla visita alle  famiglie più povere della parrocchia. Il 3 settembre 1961 emette ad Albano la sua professione  perpetua, dopo aver trascorso un anno ad Albiano (TN), dove si dedica alla formazione delle  ragazze.
Dal 1961 al 1966 viene mandata a Bovara di Trevi (PG) e dal 1966 al 1968 a Pumenengo  (BG). ln queste parrocchie, oltre ad essere superiora di comunità, svolge con passione il ministero  pastorale, soprattutto nell'animazione liturgica e nella catechesi dell'iniziazione cristiana. Nel 1968  torna nuovamente ad Albiano (TN) dove vi rimane fino al 1976 come insegnante di scuola materna  e nella pastorale giovanile e familiare. Si fa molto apprezzare soprattutto per il suo amore alla  gioventù di cui si prende cura anche attraverso i laboratori di taglio e cucito, a cui tante giovani  partecipano con entusiasmo. Il parroco di Albiano così scrive di lei in occasione del suo  trasferimento: "...mi spiace perché ho avuto modo di apprezzare il suo valore in ogni campo, ma  specialmente nella scuola di Lavoro. L'ha portata avanti così bene, che tutte le ragazze sono  rimaste soddisfattissime".
Dal 1976 al 1978 viene trasferita a Bari ed anche qui esprime il suo buon spirito religioso, il  suo amore al lavoro e al sacrificio, accompagnati da un'intelligenza pratica e un'attenzione  particolare verso le persone malate.  Sr Lavinia dedica buona parte della sua vita all'assistenza infermieristica verso le sorelle  anziane e malate.
Dal 1978, infatti, si trova in casa madre ad Albano, dove mette bene a frutto, per  più di trent'anni, un dono che lei stessa descrive così: "ritengo utile il mio lavoro, anche se le  capacità sono sempre limitate, ma con l'aiuto di Dio si fa tutto".
Donna sempre puntuale nella vita di preghiera e nella vita fraterna, crede in uno stile di vita  sobrio e si dimostra contenta della sua scelta. Vive la sua vocazione nella cura amorevole verso  questo particolare gregge che il buon Pastore le affida: le sorelle anziane e malate. Sbrigativa e  schietta nelle relazioni, sempre pronta ad accompagnare nella malattia qualsiasi sorella, sr Lavinia  fa del suo servizio una ragione di vita, esprimendo quella particolare caratteristica di Gesù che è la  compassione.
Infaticabile nel contattare medici, nel prendere appuntamenti, nel distribuire  puntualmente le medicine necessarie alle terapie delle sorelle, sr Lavinia vive tutto con molta  disponibilità, sempre accompagnando con il conforto e l'incoraggiamento. Conosciuta  nell'ambiente ospedaliero di Regina Apostolorum di Albano Laziale, sa ascoltare le necessità di  molte Pastorelle, che si affidano alla sua mediazione fatta di attenzioni concrete: dal provvedere  alle necessità di una sorella ospedalizzata; alla ricerca di uno specialista; dal ritirare esami  diagnostici all'accompagnare a delicate visite mediche.
Negli ambulatori è amata e benvoluta da medici ed infermieri. Intrattiene relazioni cordiali  per agevolare od accelerare ricoveri o trattamenti, fino al giorno in cui lei stessa, nel 2013, viene  ricoverata nell'ospedale Regina Apostolorum per diverticolite acuta complicata. Successivamente  si riscontra un adenocarcinoma intestinale e un carcinoma ovarico. Supera bene l'intervento ed  appena si sente in forza, si rimette al servizio delle sorelle come se niente le fosse accaduto, fino a  quando è costretta ad un nuovo ricovero. Rimane in ospedale per due mesi durante i quali  accoglie la sofferenza con dignità e abbandono al Signore. Invoca spesso il buon Pastore con  fiducia ed esprime apertamente di essere pronta a fare il passaggio definitivo. Dimostra forza e  tenacia nell'affrontare la malattia e rimane vigile e desta fino agli ultimi giorni prima di rientrare in  casa madre dove si consegna fiduciosa all'abbraccio misericordioso del Padre.
Mentre ringraziamo sr Lavinia per tutto il bene che ha compiuto nella sua vita terrena,  ringraziamo anche l'equipe della chirurgia che è stata molto cara nei suoi confronti lungo tutto il  tempo del ricovero ospedaliero.
Grazie sr Lavinia, molte di noi hanno sperimentato da vicino la tua premurosa cura, con la  quale ci hai trasmesso la bontà di Gesù buon Pastore che ora ti accoglie e ti donerà la ricompensa  alla risurrezione dei giusti.
Sr Marta Finotelli  Superiora generale
Roma, 6 settembre 2016

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