Oggi, 6 settembre 2016 alle 0.40, nella comunità di Albano Laziale (RM) — casa
madre, è tornata alla casa del Padre la
nostra sorella LAVINIA SR ERMENEGILDA
MANTOVANI di 84 anni di età e 60 anni di
vita religiosa Oggi, all'inizio di un
nuovo giorno, mentre la liturgia quotidiana della Parola ci ricorda la chiamata degli Apostoli, anche la nostra
sorella Lavinia, viene chiamata da Gesù buon Pastore, non per una nuova missione, ma per entrare
definitivamente nella vita eterna, dopo un'esistenza spesa nel dono di sé e nell'amore alla sua
vocazione di Pastorella.
Lavinia nasce il 5 luglio 1932 a Bonavigo (VR) e viene
battezzata il 17 luglio. Secondogenita
di quattro figli, cresce in una laboriosa famiglia veneta dove impara ad
amare la vita e a custodire la fede
cristiana come dono prezioso da lasciar trasparire nella quotidianità. La
giovane Lavinia frequenta la comunità
parrocchiale e, ormai ventenne, prende la decisione di donare tutta la sua vita al Signore, entrando in Congregazione l'11
febbraio 1953 ad Albano Laziale presso la Stella. Il 2 settembre 1955 ad Albano - casa madre entra
in noviziato e il 3 settembre 1956 emette la sua prima professione prendendo il nome di sr
Ermenegilda.
Viene subito mandata a Conche di Codevigo (PD), dove rimane
fino al 1960 come insegnante di scuola
materna, dedicandosi anche alla catechesi dei bambini e alla visita alle famiglie più povere della parrocchia. Il 3
settembre 1961 emette ad Albano la sua professione perpetua, dopo aver trascorso un anno ad
Albiano (TN), dove si dedica alla formazione delle ragazze.
Dal 1961 al 1966 viene mandata a Bovara di Trevi (PG) e dal
1966 al 1968 a Pumenengo (BG). ln queste
parrocchie, oltre ad essere superiora di comunità, svolge con passione il
ministero pastorale, soprattutto
nell'animazione liturgica e nella catechesi dell'iniziazione cristiana. Nel
1968 torna nuovamente ad Albiano (TN)
dove vi rimane fino al 1976 come insegnante di scuola materna e nella pastorale giovanile e familiare. Si
fa molto apprezzare soprattutto per il suo amore alla gioventù di cui si prende cura anche
attraverso i laboratori di taglio e cucito, a cui tante giovani partecipano con entusiasmo. Il parroco di
Albiano così scrive di lei in occasione del suo
trasferimento: "...mi spiace
perché ho avuto modo di apprezzare il suo valore in ogni campo, ma specialmente nella scuola di Lavoro. L'ha
portata avanti così bene, che tutte le ragazze sono rimaste soddisfattissime".
Dal 1976 al 1978 viene trasferita a Bari ed anche qui
esprime il suo buon spirito religioso, il
suo amore al lavoro e al sacrificio, accompagnati da un'intelligenza
pratica e un'attenzione particolare
verso le persone malate. Sr Lavinia
dedica buona parte della sua vita all'assistenza infermieristica verso le
sorelle anziane e malate.
Dal 1978, infatti, si trova in casa madre ad Albano, dove
mette bene a frutto, per più di
trent'anni, un dono che lei stessa descrive così: "ritengo utile il mio lavoro, anche se le capacità sono sempre limitate, ma con l'aiuto
di Dio si fa tutto".
Donna sempre puntuale nella vita di preghiera e nella vita
fraterna, crede in uno stile di vita
sobrio e si dimostra contenta della sua scelta. Vive la sua vocazione
nella cura amorevole verso questo
particolare gregge che il buon Pastore le affida: le sorelle anziane e malate.
Sbrigativa e schietta nelle relazioni,
sempre pronta ad accompagnare nella malattia qualsiasi sorella, sr Lavinia fa del suo servizio una ragione di vita,
esprimendo quella particolare caratteristica di Gesù che è la compassione.
Infaticabile nel contattare medici, nel prendere
appuntamenti, nel distribuire
puntualmente le medicine necessarie alle terapie delle sorelle, sr
Lavinia vive tutto con molta
disponibilità, sempre accompagnando con il conforto e l'incoraggiamento.
Conosciuta nell'ambiente ospedaliero di
Regina Apostolorum di Albano Laziale, sa ascoltare le necessità di molte Pastorelle, che si affidano alla sua
mediazione fatta di attenzioni concrete: dal provvedere alle necessità di una sorella ospedalizzata;
alla ricerca di uno specialista; dal ritirare esami diagnostici all'accompagnare a delicate
visite mediche.
Negli ambulatori è amata e benvoluta da medici ed
infermieri. Intrattiene relazioni cordiali
per agevolare od accelerare ricoveri o trattamenti, fino al giorno in
cui lei stessa, nel 2013, viene ricoverata
nell'ospedale Regina Apostolorum per diverticolite acuta complicata. Successivamente si riscontra un adenocarcinoma intestinale e
un carcinoma ovarico. Supera bene l'intervento ed appena si sente in forza, si rimette al
servizio delle sorelle come se niente le fosse accaduto, fino a quando è costretta ad un nuovo ricovero. Rimane
in ospedale per due mesi durante i quali
accoglie la sofferenza con dignità e abbandono al Signore. Invoca spesso
il buon Pastore con fiducia ed esprime
apertamente di essere pronta a fare il passaggio definitivo. Dimostra forza
e tenacia nell'affrontare la malattia e
rimane vigile e desta fino agli ultimi giorni prima di rientrare in casa madre dove si consegna fiduciosa
all'abbraccio misericordioso del Padre.
Mentre ringraziamo sr Lavinia per tutto il bene che ha
compiuto nella sua vita terrena,
ringraziamo anche l'equipe della chirurgia che è stata molto cara nei
suoi confronti lungo tutto il tempo del
ricovero ospedaliero.
Grazie sr Lavinia, molte di noi hanno sperimentato da vicino
la tua premurosa cura, con la quale ci
hai trasmesso la bontà di Gesù buon Pastore che ora ti accoglie e ti donerà la
ricompensa alla risurrezione dei giusti.
Sr Marta Finotelli
Superiora generale
Roma, 6 settembre 2016
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